LA TRANSIZIONE ECOLOGICA AZIENDALE

Le aziende che decidono di intraprendere un cammino verso una maggiore sostenibilità delle loro attività, come fanno a scegliere gli strumenti più adatti ed efficaci per la loro realtà? Attualmente sono a disposizione delle organizzazioni numerosi strumenti e metodologie per analizzare, rendicontare, gestire e migliorare la sostenibilità delle stesse.

Queste iniziative possono essere assunte singolarmente, ma possono essere anche considerate in un’ottica più allargata che include la definizione di una strategia di sostenibilità aziendale, e un relativo programma di transizione ecologica. Concettualmente si potrebbero così schematizzare le metodologie e gli strumenti più conosciuti:

Strumenti per una governance sostenibile Metodi e strumenti per la valutazione ambientale, economica e sociale

 

Strumenti per la gestione ambientale e certificazioni / assessment

 

Strumenti per la “progettazione” sostenibile
–  Valutazione di Impatto Ambientale (VIA)

–  Valutazione Ambientale Strategica (VAS)

–  Green Public Procurement (GPP)

–  Criteri Ambientali Minimi (CAM)

–  Valutazioni di performance: Bilancio di sostenibilità, SDGs, Rating ESG…

–  Valutazioni di rischi (es. Task Force on Climate-related Financial Disclosure)

–  Valutazioni di impatti: studi LCA, carbon footprint, water footprint, ecological footprint

–  Sistemi di gestione ambientale (UNI EN ISO 14001)

–  EMAS

–  ISO 50001

–  ISO 20121

–  Assessment di LCA (ISO 14040)

–  Certificazione carbon footprint (UNI EN ISO 14064 e 14067)

–  Ecolabel

–  FSC / PEFC / ISO 28000

–  OK Compost – OK biobased ecc.

–  ReMade in Italy

–  Eco-design

–  Blue Economy

–  B-Corp

–  Economia circolare (BS8001:2017 / AFNOR XP X30/901:2018)

–  Strategia di sostenibilità

Studio Gallian accompagna le organizzazioni come supporto tecnico e teorico nel loro percorso di sostenibilità e circolarità:

  • come appoggio e complemento sull’analisi di soluzioni e strumenti adatti a ogni specificità;
  • in tutto il percorso di consecuzione degli obiettivi di sostenibilità definiti;
  • a livello tecnico e ingegneristico per l’ottimizzazione dei modelli operativi, dei processi di produzione, della governance e delle capacità organizzative e tecnologiche.

Il nostro team è infatti specializzato per l’accompagnamento delle organizzazioni in alcune aree fondamentali, dettagliate a continuazione.


Formazione sulla sostenibilità aziendale:

Per fornire alle aziende un panorama amplio si offrono percorsi formativi brevi (2 ore) e completi (da 4 a 40 ore, secondo necessità dell’organizzazione), anche attraverso enti di formazione accreditati, per una conoscenza teorica ed operativa sullo sviluppo sostenibile e sue applicazioni ai processi aziendali (sia per management sia per collaboratori). Gli argomenti che si affrontano nei percorsi proposti sono i seguenti:

  • Sostenibilità aziendale per aziende: macrotendenze – misurazione e quantificazione della sostenibilità – strumenti per la sostenibilità (Agenda 2030, SDGs, bilancio di sostenibilità, certificazioni e marchi di prodotto e di organizzazione – emissioni – case study del settore di riferimento)
  • Economia circolare: Green transition ed accordi internazionali per il clima, la strategia europea (European Green Deal e European Circular Economy Action Plan), principi dell’economia circolare, business models, esempi di circolarità in azienda
  • Istanze formative ad hoc su abbordaggi o strumenti specifici (analisi di materialità, bilancio di sostenibilità, LCA, carbon footprint, UNI EN ISO 14001, ISO 50001, ecodesign ed ecoprogettazione, gestione sostenibile della filiera del legno e derivati, CAM ecc.)

Criteri ambientali minimi (CAM):

Sono requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto pubblico per alcune tra le categorie di fornitura ed affidamenti (attualmente 17 in vigore), allo scopo di individuare il miglior prodotto/servizio sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita.

Le aziende che vogliono proporre i loro prodotti/servizi in sede di gara per la Pubblica Amministrazione devono perciò applicare i criteri relativi alla loro categoria.


Reporting di sostenibilità (dichiarazione non finanziaria):

Documento rivolto agli stakeholders (portatori di interesse) di un’organizzazione il cui obiettivo è rendicontare i risultati e gli impatti economici, sociali e ambientali generati dalla stessa.

Solo alcune organizzazioni hanno l’obbligo di realizzarlo ma è uno strumento sempre più utilizzato dalle organizzazioni per riassumere gli impegni socioambientali presi dalle stesse, in maniera univoca e come strumento di comunicazione istituzionale. Esistono linee guida internazionali a cui fanno riferimento generalmente le organizzazioni, come quelle del Global Reporting Initiative (GRI), considerate da Studio Gallian per la costruzione del report.


Certificazione sull’impronta di carbonio – carbon footprint (secondo nome UNI EN ISO 14046 – 14067):

La carbon footprint è una misura che esprime in CO2 equivalente il totale delle emissioni di gas ad effetto serra associate direttamente o indirettamente ad un prodotto, un’organizzazione o un servizio. Le norme di riferimento sono:

  • UNI EN ISO 14064: norma formata da tre parti che vogliono definire le migliori pratiche internazionali nella gestione, rendicontazione e verifica di dati ed informazioni riferiti ai GHG (GHG -Greenhouse gases, gas ad effetto serra). La norma è utile per progettare e gestire gli inventari di GHG a livello di organizzazione (1° parte), i progetti di riduzione delle emissioni/aumento delle rimozioni (2° parte) e per dare i requisiti e i principi per l’operato di quegli organismi che svolgono attività di verifica e validazione dei dati dichiarati (3° parte).
  • UNI EN ISO 14067: pubblicata nel 2018 e definisce i principi, i requisiti e le linee guida per la quantificazione e il reporting della CFP (Carbon Footprint di prodotto), basandosi sugli standard internazionali di riferimento per gli studi LCA (ISO 14040 e ISO 14044).

Life Cycle Assessment (assessment ISO 14040 – 14044):

L’analisi del ciclo di vita (LCA, in inglese life-cycle assessment) è un metodo strutturato e standardizzato a livello internazionale che permette di quantificare i potenziali impatti sull’ambiente e sulla salute umana associati a un bene o servizio, a partire dal rispettivo consumo di risorse e dalle emissioni.

Si realizza attraverso database e software specifici (es. SIMA PRO, utilizzato da Studio Gallian) ed è strutturato in varie fasi:

  1. Definizioni di obiettivo, campo di applicazione, unità di studio (funzionale), e confini del sistema (es. all’interno dell’organizzazione, o seguimento di un prodotto “dalla culla alla tomba” cioè dall’estrazione delle materie prime fino al suo fine vita);
  2. Definizione di ogni fase di produzione/uso del prodotto, e raccolta e analisi dei relativi dati (analisi dell’inventario, LCI);
  3. Valutazione dell’impatto (LCIA) del prodotto studiato, in base a varie categorie d’impatto, ad esempio riscaldamento globale, eutrofizzazione, acidificazione potenziale, riduzione dell’ozono, eco-tossicità, ecc.
  4. Interpretazione del ciclo di vita, in cui si definiscono i fattori significativi e di valutano le azioni di miglioramento e riduzione degli impatti.

Lo studio LCA è inoltre la base tecnica per ottenere la certificazione di etichette ambientali come per esempio EPD (Environmental Product Declaration).


Economia circolare (in base alle norme AFNOR XP X30-901:2018 e BS8001):

Termine che definisce un sistema economico (modello di produzione e consumo) che ha la capacità di rigenerarsi da solo, pianificato cioè per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo al massimo gli sprechi.

In ottica di economia circolare si analizza tutto il percorso di produzione, distribuzione, uso e fine vita di qualsiasi prodotto e/o servizio, in base alle varie fasi, e si migliorano tali fasi in modo tale da renderle circolari, cioè da mantenerne all’interno del flusso (sia della stessa filiera o di altre) tutti i materiali possibili. Le fasi considerate sono:

  • progettazione, come passo fondamentale e il più importante su cui agire per rendere un prodotto o un servizio circolare;
  • produzione / rifabbricazione;
  • distribuzione;
  • consumo, uso, riutilizzo, riparazione;
  • raccolta;
  • riciclaggio / fine vita.

L’economia circolare propone dei modelli di business che per le loro caratteristiche possono creare valore aggiunto sia a livello economico sia a livello ambientale e salvaguardando la materialità per massimizzare l’uso dei prodotti/servizi, questi sono:

  • Prodotto come Servizio (PaaS);
  • Materiali sostenibili e innovativi;
  • Condivisione della proprietà (sharing economy);
  • Rigenerazione del prodotto e degli scarti e sottoprodotti;
  • Maggiore durata della vita di un prodotto.

L’azienda che vuole operare in ottica di economia circolare deve innanzitutto analizzare il suo attuale grado di circolarità, per poi definire progettualmente un percorso secondo i principi e la metodologia, ad esempio, della norma BS8001– primo framework per l’attuazione dei principi dell’economia circolare nelle organizzazioni o dalla AFNOR XP X30-901:2018, norma francese utilizzata che base tecnica dei lavori in atto per la realizzazione della norma UNI sull’economia circolare, il cui gruppo tecnico ISO/TC 323 conta di concludere per il 2025.

Si precisa che la norma AFNOR XP X30-901:2018 è certificabile.


Sistema di gestione ambientale (UNI EN ISO 14001) ed energetico (UNI CEI EN ISO 50001):

Il Sistema di gestione ambientale UNI EN ISO 14001 è destinato all’uso da parte di un’organizzazione che cerca di gestire le sue responsabilità ambientali in modo sistematico che contribuisce al pilastro ambientale della sostenibilità.

La norma UNI CEI EN ISO 50001 specifica invece i requisiti per creare, avviare, mantenere e migliorare un sistema di gestione dell’energia. L’obiettivo di tale sistema è di consentire che un’organizzazione persegua, con un approccio sistematico, il miglioramento continuo della propria prestazione energetica comprendendo in questa l’efficienza energetica nonché il consumo e l’uso dell’energia.


EMAS:

L’EU Eco-Management and Audit Scheme (EMAS) è uno strumento di gestione sviluppato dalla Commissione europea per le aziende e altre organizzazioni per valutare, riferire e migliorare le loro prestazioni ambientali. Copre tutti i settori economici e dei servizi ed è applicabile in tutto il mondo. E’ considerata una certificazione di up-grade rispetto alla certificazione ISO 14001 e infatti ne accoglie tutti i principi, approfondendone alcuni.

 

Studio Gallian conta perciò con expertise teorico-tecnica per l’accompagnamento nei progetti e strumenti di cui sopra, e con i rispettivi software, come ad esempio SIMA PRO per gli studi LCA.